Un piccolo passo per il Web, ma un grande balzo per l’umanità. Forse è proprie così che Neil Armstrong avrebbe esordito in una possibile campagna pubblicitaria per la Space+ ( pronunciata SpacePlus, da non confondere con SpaceX di Elon Musk).
Questa azienda basata sulle tecnologie e possibilità del Web3, è nata per portare nelle vite di tutte le persone una maggiore conoscenza e interazione con le ricerche ed esplorazioni spaziali che da qui agli anni avvenire saranno sempre di più una costante realtà.
Il loro obbiettivo è di portare l’ecosistema dei voli spaziali ad una totale democratizzazione. Grazie infatti all’integrazione di tecnologie come la blockchain, VR, AR e Metaversi gli utenti avranno finalmente la possibilità di interagire ed avere accesso alle meraviglie dell’universo.
Space+ presentata dalla Uplift Aerospace, vanta una stretta collaborazione con colossi come la NASA, Blue Origin, Orbital Reef ed altre importanti compagnie spaziali leader del settore, sia privato che pubblico.
Inoltre tramite l’acquisto di NFT gli utenti saranno in grado di possedere controparti fisiche degli asset, presenti nello spazio. Infatti come afferma la stessa Space+ i primi InSpaceAssets saranno localizzati sulla International Space Station, sottolineando però come in futuro potrebbero essere emessi in commercio anche assets presenti su stazioni spaziali commerciali o addirittura la Luna!
Questa ovviamente è solamente una delle tante possibilità che stanno nascendo nel panorama del Web3. Sono pienamente sicuro e fiducioso del concreto supporto che le tecnologie blockchain possono dare e daranno alle esplorazioni spaziali.
Verso nuovi orizzonti
I vantaggi dell’integrazione della blockchain e della tecnologia spaziale vanno a “braccetto” nella stessa direzione. Le transazioni condotte tramite satelliti potrebbero migliorare la sicurezza e il decentramento delle tecnologie di registro distribuito, rafforzando quelle qualità della blockchain che molti investitori trovano particolarmente attraenti.
Le potenziali opportunità offerte da questa unione sono appena state scoperte. Come riportato in un recente articolo di Forbes, l’emergere dell’industria spaziale privata sta creando opportunità per le aziende che sfruttano le capacità di crittografia e archiviazione dei dati della blockchain.
Prendiamo come esempio la ConsenSys Space che ha creato un’architettura basata su blockchain per individuare le posizioni dei satelliti. Si tratta di un compito importante, considerando il crescente numero di viaggi di compagnie private come Virgin Galactic e SpaceX che offrono voli commerciali in orbita.
Con un traffico nello spazio sempre più marcato, le collisioni con gli asteroidi ed altri satelliti devono essere evitate… e alcune aziende come quelle sopracitate stanno sfruttando il potere della blockchain per garantire che i voli, soprattutto quelli che trasportano persone, siano il più sicuri possibile.
Vorrei infine sottolineare come la maggior parte delle persone associ la tecnologia blockchain alle sole criptovalute, senza rendersi conto delle altre possibili applicazioni.
Come identificato da Pricewaterhouse Coopers (PWC), i potenziali usi di questa tecnologia si estendono ben oltre la valuta decentralizzata – di fatto, si estendono oltre i confini della stessa Madre Terra.