Un non-fungible token ovvero un NFT è un tipo speciale di token, una rappresentazione digitale all’interno di un sistema di registri distribuiti o blockchain che può conferire alcuni diritti, titolarità o posizioni giuridiche attive.
I token possono avere una classificazione diversa a seconda di determinate proprietà conferite dall’emettitore che varia a seconda dello scopo del token stesso. Un NFT può rappresentare oggetti del mondo reale come opere d’arte, musica, giochi e collezioni di qualsiasi tipo.
NFT ovvero Non fungible token che in italiano significa gettone non copiabile ossia qualcosa di unico che non può essere sostituito da altro. Chi acquista un’opera legata a un non-fungible token non acquista l’opera in sé, ma semplicemente la possibilità di dimostrare un diritto sull’opera, garantito tramite uno smart contract.
Tutto comincia con una versione digitale dell’opera d’arte. Tipicamente, si usa una foto digitale o una sua documentazione filmata e salvata in formato digitale. È importante sottolineare che chi possiede il documento digitale può facilmente calcolarne l’hash (algoritmo crittografico utilizzato nella rete blockchain che combina cifre e numeri), mentre è praticamente impossibile per chiunque altro ricostruire un documento digitale a partire da un hash. L’NFT tiene al suo interno traccia delle vendite dell’hash, in modo che risulta possibile tracciare i passaggi di mano dell’hash, fino al suo creatore, quindi dimostrandone il possesso. Questo meccanismo fornisce quindi una prova di autenticità e, al contempo, di proprietà dell’opera.
Alcuni dei protocolli o token attualmente piu diffusi in ambito nft secondo le maggiori piattaforme del settore, oltre a Ethereum sono: Theta, Tezos, Chiliz, Rarible, Polkadot.
A cosa serve dunque un nft? Principalmente a creare scarsità digitale verificabile, per esempio per un oggetto da collezione, un opera d’arte digitale o, addirittura il diritto di proprietà o sfruttamento di una foto, un video, una canzone. Uno dei primi settori al mondo ad utilizzare gli nft è stato il mercato dell’arte. Nel 2014 Kevin Mccoy ha creato il primo nft poi battuto all’asta nel 2021 per oltre 1,4 milioni di dollari, altri esempi di nft di valore sono stati i crypto punks, 10.000 piccoli personaggi in stile 8 bit, ognuno diverso dall’altro, considerati una delle prime forma d’arte su blockchain, inoltre da sottolineare anche il progetto cryptokitties, popolare gioco collezionabile composto da piccoli gattini unici che ha raccolto oltre 12 milioni di investimento.
I Kings of Leon il 5 marzo 2021 pubblicano When You See Yourself, il primo album musicale venduto anche tramite NFT. Sempre nel 2021, sfruttando l’hype intorno al settore, sempre più piattaforme e artisti hanno lanciato i loro marketplace o le loro opere in nft, tra i tanti possiamo citare: Binance, Crypto.com, Opensea, Achille Lauro, Ema stokholma.
In sostanza, gli NFT sono come degli oggetti da collezione in formato digitale. Invece di ricevere un vero e proprio dipinto a olio da appendere a una parete, l’acquirente compra un file digitale. In più, ne acquista i diritti di proprietà esclusivi. Gli NFT possono avere un solo proprietario alla volta. I dati univoci degli NFT consentono di verificare facilmente la loro proprietà e di trasferire i token da un proprietario all’altro. Il proprietario o il creatore può anche conservare informazioni specifiche al loro interno. Ad esempio, gli artisti possono siglare le loro opere d’arte inserendo la propria firma nei metadati di un NFT.