Negli ultimi giorni, il mercato delle criptovalute ha assistito a movimenti significativi, guidati principalmente dall’impennata di Bitcoin e dall’attività intensa sulla rete Solana. Gli eventi chiave, inclusi afflussi record nell’ETF di iShares Bitcoin Trust (IBIT) e l’effetto delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti, hanno contribuito a trasformare il panorama finanziario di criptovalute e blockchain, mostrando sia l’interesse istituzionale che quello degli investitori privati per prodotti ad alto rendimento.
In questa ultima settimana, iShares Bitcoin Trust ha raggiunto un traguardo storico con afflussi giornalieri di 1,12 miliardi di dollari, superando il precedente massimo di 872 milioni registrato appena una settimana prima. Questo interesse ha spinto il totale delle attività gestite da IBIT a 33,91 miliardi di dollari. Al contempo, il prezzo di Bitcoin ha toccato nuovi massimi, avvicinandosi alla soglia degli 90.000 dollari nelle ultime 24 ore. Questa tendenza è una chiara testimonianza del crescente interesse istituzionale, con aziende e fondi patrimoniali che vedono nel Bitcoin un’opportunità stabile e regolamentata per diversificare i propri investimenti.
Non è un caso che l’afflusso di capitali istituzionali in Bitcoin abbia sorpassato quello iniziale degli ETF sull’oro, raggiungendo 20 miliardi di dollari nel primo anno. Questo confronto tra Bitcoin e oro suggerisce un forte appetito verso le criptovalute, percepite come asset di valore alternativo. La reazione positiva del mercato alle elezioni statunitensi, che ha visto anche il Nasdaq e l’S&P 500 raggiungere nuovi record, ha ulteriormente rafforzato l’interesse per le criptovalute.
Ma non ci sono solo i “long”, vediamo anche gli “short”: il mercato ha registrato anche un’enorme ondata di liquidazioni di posizioni short su Bitcoin, con un valore complessivo di 427 milioni di dollari liquidato sui principali exchange, come Binance e Bybit. Questa è stata la più grande liquidazione di posizioni short in un solo giorno da maggio 2024, superando il record di agosto di 266 milioni di dollari. Questo fenomeno è stato seguito da una notevole ripresa del prezzo del Bitcoin, che è salito vertiginosamente dopo le elezioni.
L’open interest sui future di Bitcoin è aumentato, passando da 31,64 a 36,86 miliardi di dollari. Questo dato indica che gli investitori rimangono fiduciosi nelle prospettive di Bitcoin, nonostante le fluttuazioni del mercato. L’open interest elevato è un segnale della crescita del settore, con un numero sempre maggiore di investitori che entrano nel mercato e rafforzano la fiducia verso il ruolo dei derivati nel definire i prezzi di Bitcoin.
Non solo Bitcoin, ci sono anche le altcoin. Solana, infatti, continua a distinguersi come rete preferita per il lancio di nuovi token. Circa l’89% dei nuovi token lanciati nell’ultima settimana sono stati costruiti su Solana, dimostrando il crescente coinvolgimento degli utenti. Durante questo periodo, la rete ha gestito circa 41 milioni di transazioni, di cui una buona parte sono stati memecoin. Solana è emersa come una piattaforma popolare grazie alle sue basse commissioni e ai tempi di transazione rapidi, caratteristiche ideali per gestire volumi elevati di attività senza costi proibitivi.
Nonostante il gran numero di nuovi token lanciati, solo l’1% riesce a ottenere una quotazione stabile su piattaforme come Raydium. Tuttavia, la possibilità di creare e distribuire nuovi token in modo rapido ha attratto molti investitori interessati a opportunità ad alto rischio e alto rendimento. La crescita dell’ecosistema memecoin riflette l’interesse per investimenti speculativi. Ma questa inflazione di memecoin e l’instabilità che ha bruciato e sta bruciando i wallet di molti investitori, ha stabilizzato maggiormente le storiche DOGE e SHIB. Su quest’ultime poi c’è una relazione diretta e indiretta con Elon Musk, il quale dopo le elezioni USA ha ancora di più acquisto potere e posizionamento di mercato.