All’interno del mondo della DeFi esistono moltissime piattaforme di Lending & Borrowing con cui ricevere dei prestiti di stablecoin da utilizzare in altri protocolli. Aave, Maker DAO, Compound e Liquidity sono solo alcuni dei protocolli disponibili nel mondo Ethereum che stanno attirando milioni di utenti.
Con la crescita degli NFT come fenomeno mondiale si sta facendo spazio anche un altro tipo di piattaforma per il prestito di liquidità collateralizzata. Sta infatti nascendo il mercato dei prestiti garantiti da token non fungibili, in cui l’utente può mettere i propri NFT come garanzia di un prestito o può, a sua volta, offrire un prestito ad altri utenti con garanzia i loro token.
La piattaforma più conosciuta in questo senso è NFTfi, progetto lanciato nel maggio 2020 e che negli ultimi mesi vanta una forte crescita in termini di liquidità ancorata al suo interno. NFTfi è un protocollo che permette agli utenti di depositare e/o ritirare i loro NFT come garanzia per prendere in prestito una quantità di ETH offerta da altri utenti.
L’utente che chiede un prestito può scegliere le condizioni come il tasso di interesse e l’importo desiderato. Qualsiasi ERC-721 può essere messo a garanzia e, una volta accettata l’offerta di un utente, il token viene bloccato negli SmartContract della piattaforma. Quando il prestito viene ripagato l’asset verrà ritrasferito al proprietario, in caso contrario l’asset verrà trasferito al prestatore che ne diventerà il nuovo owner.
La piattaforma NFTfi ha già raggiunto degli ottimi milestone con più 500 utenti e più di 5 miliardi di dollari in prestiti dalla fonte collaterale NFT. Rispetto alle piattaforme di Lending DeFi tradizionali, NFTfi ha chiaramente meno applicabilità, ma può portare diversa liquidità ai possessori di NFT.
Nel futuro verso cui ci stiamo muovendo, l’interazione con gli NFT includerà non solo elementi di gioco, visivi o di metaverso, ma anche componenti finanziari che apriranno nuove e interessanti usecase.
Credits – Gianmarco Guazzo:
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