Sony Entertainment, la società conosciuta per la celebre Playstation, ha presentato una richiesta di brevetto per NFT con l’obiettivo di fornire maggiore flessibilità con le risorse di gioco.
Nel documento depositato, datato la scorsa settimana, la società ha definito le caratteristiche fondamentali per utilizzare gli NFT su diversi giochi e piattaforme, compresi quelli realizzati da produttori di console rivali come Microsoft e Nintendo:
“L’NFT viene fornito all’utente in modo tale che l’asset digitale possa essere utilizzato attraverso diverse simulazioni al computer e/o attraverso diverse piattaforme di simulazione al computer“, si legge nel deposito di brevetto.
Inoltre: “La proprietà dell’NFT può anche essere successivamente trasferita ad altri utenti per il loro uso attraverso diverse simulazioni e/o piattaforme.”
Sony quindi compie un primo passo fondamentale, abbraccia non solo le risorse digitali in-game, con gli NFT, ma compie un passo ancora più importante: abbraccia fin da subito la potenziale interoperabilità con altre società come Microsoft e Nintendo.
Perchè questa notizia è così importante per l’industria web3?
Se Sony diventa un forte sostenitore del mercato NFT, unendo l’esperienza di gioco a titoli di grande successo come “The Last of Us“, tanto per citarne uno su tutti, questo nuovo trend potrebbe aiutare a introdurre milioni di utenti e gamers nei giochi basati su blockchain.
Il brevetto di Sony ha espresso l’obiettivo di far funzionare gli NFT anche su “cuffie per realtà virtuale (VR), cuffie per realtà aumentata (AR)” smartphone, tablet, computer e televisori.
Potremmo definire questa notizia solo un primo ma fondamentale passo verso la mass adoption.