Oggi siamo qui a parlare ancora una volta di analisi onchain.
Per l’articolo di oggi ho scelto un paio di grafici che sono rivolti all’analisi di una possibile resistenza onchain derivante da un costo base di una qualche categoria di hodlers, e in aggiunta parleremo anche dell’analisi forense relativa alla detenzione di BTC da parte del governo americano, scendendo nel dettaglio per quanto riguarda l’acquisizione dei dati e il movimento dei BTC.
Potete trovare la versione integrale di quello che penso della questione su Twitter, nel mio Podcast, oppure su YouTube.
Oggi parleremo quindi di:
- Young Cumulative Bands Realized Price
- Isolated Age Bands Realized Price
- Bitcoin detenuti dal governo americano
Ma non perdiamo altro tempo e entriamo subito nel merito dell’analisi onchain.
Young Cumulative Bands Realized Price
Di Young Cumulative Bands abbiamo parlato anche la scorsa volta, ma per quelli di voi che sono nuovi riprenderò da capo il concetto.
Young cumulative bands è una metrica onchain che prende in considerazione gli hodlers che hanno detenuto l’asset fino ad un certo periodo.
In questo caso parliamo di hodlers che detengono l’asset da un mese o meno, da 3 mesi o meno, da 6 mesi o meno, da un anno o meno e infine da 2 anni o meno, con quest’ultima categoria che prende in esame anche tutte le altre ovviamente.
Per quanto riguarda invece il realized price, stiamo parlando del costo base onchain per ogni categoria di hodlers, che potrebbe trasformarsi in supporto o resistenza mentre il prezzo approccia dalle varie direzioni.
In questo caso possiamo notare che 29.5k è il prezzo realizzato dei detentori di Bitcoin da 2 anni o meno e che sia nel primo bear market rally sia ora questa fascia di prezzo tende a fare da resistenza a Bitcoin.
Da notare che la stessa fascia di prezzo risulta da un grafico di analisi tecnica utilizzando il Fibonacci (nell’immagine che segue ho messo su grafico le possibili resistenze, comprese quelle del Fibonacci, seguitemi su Youtube per rimanere aggiornati anche dal lato analisi tecnica, siccome ho iniziato a creare contenuto dedicato agli italiani una volta a settimana, nel weekend).
Quindi tutto coincide come possibile prima fascia di prezzo a resistenza.
Isolated Age Bands Realized Price
Isolated Age Bands prende invece in considerazione hodlers divisi per fasce di tempo isolate, ossia da una determinata quantità di tempo a un’altra.
Per quanto riguarda invece il realized price, stiamo parlando del costo base onchain per ogni categoria di hodlers, che potrebbe trasformarsi in supporto o resistenza mentre il prezzo approccia dalle varie direzioni.
Altre fasce di prezzo realizzato sono poi i 36.8k degli holder dai 2 ai 3 anni e i 42.8k di quelli dagli 1 ai 2 anni.
Queste stesse fasce di prezzo come vedete bene sono considerate dal grafico di analisi tecnica precedente più o meno in ugual maniera.
Attenzione allo 0.5 fib.
Ma andiamo ora alla parte più succosa relativa all’analisi onchain di oggi.
Bitcoin detenuti dal governo americano
Iniziamo qui dal citare la, poiché mi sembra necessario e doveroso ringraziare Dune Analytics per l’analisi forense svolta sui Bitcoin detenuti dal governo americano, davvero complimenti a tutto il team semmai avrò l’onore che uno di loro legga questa analisi.
Introduzione all’analisi forense
Prima di iniziare è altrettanto doveroso specificare che i Bitcoin totali ad oggi detenuti dal governo americano sono impossibili da individuare nel loro complesso, come pure conoscere la destinazione che i Bitcoin rintracciabili prenderanno una volta iniziato lo spostamento.
Quello che possiamo sapere da fonti accertate e direttamente dal sito del governo è che certe somme sono state sottoposte a sequestro, e questo grazie ad atti ufficiali rintracciabili qui:
- https://www.justice.gov/usao-ndca/pr/united-states-files-civil-action-forfeit-cryptocurrency-valued-over-one-billion-us
- https://www.justice.gov/opa/press-release/file/1470186/download?utm_medium=email&utm_source=govdelivery
- https://www.justice.gov/usao-sdny/pr/us-attorney-announces-historic-336-billion-cryptocurrency-seizure-and-conviction
E che una certa quantità, circa 9.86k Bitcoin, sono stati trasferiti al di fuori di wallet possibilmente riferibili ad autorità governative (poiché probabilmente non sarà una singola entità a occuparsi di tutto il processo di sequestro, storage e rivendita su base d’asta dei Bitcoin in questione), almeno secondo Glassnode.
Fonte diretta all’analisti di Glassnode su Twitter
Come potete vedere i Bitcoin ad oggi facenti probabilmente parte di quelli detenuti dal governo americano sono circa 205 mila, per un valore aggiornato al 7 marzo 2023 di circa 5.8 miliardi di dollari, ossia all’incirca l’1% della supply circolante complessiva di Bitcoin.
Dal grafico qui sotto possiamo poi vedere come l’ammontare delle coin detenute cambi nel tempo grazie all’ausilio di un grafico che ci mostra BTC (parte in arancio) e valore in dollari relativo (linea seghettata nera).
Qui abbiamo un grafico a torta degli ultimi tre sequestri
Qui sotto, come potete vedere ci sono le ultime transazioni significative risalenti agli wallet associati al governo americano, di cui noi analizzeremo l’ultima per farvi capire direttamente quanto queste notizie largamente diffuse sulla vendita dei Bitcoin da parte del governo americano siano poi per la maggior parte baggianate.
Il governo americano non vende Bitcoin sugli exchange, ma tramite aste pubbliche sponsorizzate di cui si ha notizia e di cui si possono conoscere i compratori se si partecipa.
E aggiungerei che anche se prima avete visto la transazione (che comunque era diretta verso coinbase), questo non vuol dire che abbiano venduto a mercato, anche perché una stima di 10k BTC al prezzo medio di 20k dollari venduti a mercato avrebbe fatto crollare il prezzo di almeno il 20% senza contare stop loss presi e cadute a cascata, cosa che invece si è risolta a causa di paura generalizzata solo in una diminuzione di circa l’8% seguita da circa un 50% di uptrend nei 7 giorni successivi.
A voi le conclusioni.
In ogni caso, prendiamo le ultime 4 transazioni che dovrebbero far parte dei BTC sequestrati a James Zhong.
Come noterete in questo caso abbiamo due transazioni: da 30k che rimangono tutt’ora nel wallet in cui sono stati inviati wallet.
E 10k Bitcoin che invece sono stati inviati altrove, questa sarebbe poi la transazione presa in esame da Glassnode.
Quest’ultima viene poi divisa ulteriormente in 101 diverse altre transazioni dal valore più o meno simile che vanno a finire in altrettanti wallet, e andare a capire dove vadano a finire tutte è parecchio difficile, ma si può fin da subito capire come i circa 10k non siano stati tutti venduti a mercato, semmai qualcuno di essi lo è stato.
Questo ancora una volta ci dimostra come le notizie debbano essere analizzate nel dettaglio prima di darle un valore e che molte volte non ne vale nemmeno la pena, bastando ragionamenti logici a eliminare qualsivoglia FUD dalla lista dei problemi del giorno.
Quindi un consiglio finale davvero molto amichevole: la prossima volta che sentite parlare di Bitcoin venduti dal governo americano, fate almeno un ricerca al volo per un’asta pubblica per mettere a tacere quelle vecchie spugne che vogliono soffiarvi i Bitcoin dalle mani.
(Tutte le opinioni espresse sopra sono opinioni personali dell’autore e non dovrebbero costituire una base per prendere decisioni di investimento, né essere interpretate come una raccomandazione o un consiglio per impegnarsi in transazioni di investimento.)