L’era del caos sembra aver colpito i minatori di Bitcoin dopo il recente halving di aprile. Questa riduzione delle ricompense ha imposto una pressione significativa sui produttori di blocchi, spingendoli a cercare nuove fonti di reddito e sinergie strategiche, in particolare con il settore dell’intelligenza artificiale (AI).
Recentemente, l’ex presidente Donald Trump ha incontrato i minatori di Bitcoin a Mar-a-Lago, promettendo di sostenere l’industria se tornasse alla Casa Bianca. Trump ha dichiarato su Truth Social di voler vedere “tutti i Bitcoin rimanenti prodotti negli Stati Uniti!”.
Nel frattempo, Core Scientific ha siglato un accordo di 12 anni con l’AI Hyperscaler CoreWeave, stimato a generare oltre 3,5 miliardi di dollari in entrate. Il CEO di Core Scientific ha sottolineato che questa partnership permetterà all’azienda di diversificare il proprio modello di business, bilanciando il mining di Bitcoin con l’hosting di computing alternativo. L’accordo prevede che Core Scientific fornisca 200 megawatt di infrastrutture e rinnovi i suoi siti per supportare le operazioni di CoreWeave.
CoreWeave ha inoltre offerto di acquistare Core Scientific per 5,75 dollari per azione in un accordo completamente in contanti. La notizia ha fatto salire il prezzo delle azioni di Core Scientific a circa 9,88 dollari, evidenziando il valore strategico della collaborazione con le aziende AI che cercano di sfruttare la potenza computazionale dei miners di Bitcoin.
Il consolidamento del settore minerario post-halving è una previsione che si sta materializzando. Riot Platforms, precedentemente nota come Riot Blockchain, ha tentato di acquisire la rivale Bitfarms, offrendo 2,30 dollari per azione, un premio del 25% rispetto al prezzo di scambio dell’epoca. Bitfarms ha rifiutato l’offerta, considerandola troppo bassa, ma Riot ha continuato ad acquisire una partecipazione del 9,25%.
Nel giugno successivo, Bitfarms ha riportato un calo del 45% delle entrate di mining, adottando una strategia di “pillola avvelenata” per impedire l’acquisizione da parte di Riot. Questo metodo consente di emettere più azioni per diluire la partecipazione di un’entità che supera il 15%.
Bitfarms ha anche annunciato piani per sviluppare un sito di mining in Pennsylvania, che aumenterà la sua capacità mineraria a 35 EH/s entro il 2025, facendo salire il valore delle sue azioni a 2,89 dollari.
Nonostante la recente bancarotta, Core Scientific è tornata a essere quotata sul Nasdaq, superando le performance di Bitcoin con una crescita del 188% in un anno. Bitfarms ha registrato un aumento del 113%, appena dietro Bitcoin, grazie agli sforzi di acquisizione e alle proiezioni future.
L’industria del mining di Bitcoin sta dimostrando una sorprendente resilienza, nonostante le sfide poste dall’halving, con alleanze strategiche che promettono di ridefinire il settore.