I minatori di Bitcoin stanno vivendo un momento difficile, con i ricavi per terahash che sono crollati a un minimo di 12 mesi, raggiungendo solo 4 centesimi. Questo rappresenta un calo drastico rispetto ai valori più alti, oltre 10 centesimi, visti all’inizio dell’anno. Questa situazione sottolinea la crescente sfida per i minatori, poiché l’industria continua a confrontarsi con margini sempre più ristretti e una concorrenza spietata.
Mentre i minatori lottano, il mondo delle criptovalute vede un’adozione crescente di prodotti come le stablecoin e Bitcoin stesso. Bitcoin, definito spesso come l’oro digitale, ha raggiunto un riconoscimento quasi universale come una riserva di valore. Mentre da un punto di vista di analisi tecnica, segnaliamo questo recente post da parte di un analista esperto dal 2016 molto conosciuto su X e nell’industria crypto: fornisce dei livelli di prezzo da seguire e fa capire in modo chiaro un possibile scenario su Bitcoin:
#Bitcoin – just a matter of time 👀 pic.twitter.com/isL2SXTNpK
— Mags (@thescalpingpro) August 30, 2024
Le stablecoin, d’altra parte, stanno trovando un posto di rilievo, specialmente nelle economie emergenti dove offrono un’alternativa ai sistemi bancari tradizionali, permettendo transazioni più fluide e veloci.
Nonostante queste dinamiche, anche il mondo delle stablecoin non è immune da sfide: USDC ad esempio è stata approvata dal MiCA (Markets in Crypto-Assets Regulation) dell’UE perché rispetta proprio gli standard di trasparenza e regolamentazione, offrendo una maggiore sicurezza e stabilità come stablecoin. Al contrario, USDT non ha ottenuto l’approvazione a causa di preoccupazioni riguardanti la mancanza di trasparenza sui suoi riserve e sulla sua gestione, il che solleva dubbi sulla sua stabilità e conformità alle normative europee.