Nonostante il rigido divieto sulle criptovalute in Cina, i funzionari di Pechino per il momento non hanno dimostrato opposizione alla volontà di Hong Kong di diventare un hub di cryptovalute. Ma ecco i passaggi fondamentali al netto dei rumors e pettegolezzi.
Sembra infatti che ci sia un sostegno da parte del governo cinese, in quello che potrebbe essere visto come un contrasto con la linea dura del continente iniziata nel 2021 con quello che viene ricordato come il “ban delle cryptovalute e mining”.
Nell’ottobre dello scorso anno, il governo di Hong Kong ha lanciato l’idea di introdurre un proprio disegno di legge per regolamentare le cryptovalute e consentire quindi di acquistare risorse digitali e virtuali.
Secondo un rapporto di Bloomberg del 20 febbraio, è emerso che i rappresentanti del “China Liaison Office” hanno frequentato i meeting ad Hong Kong cercando di capire cosa stesse accadendo.
Finora, gli incontri con i funzionari di Pechino sull’argomento sono stati amichevoli e questo viene percepito dagli operatori locali del settore che Pechino, anche se in modo molto sottile, potrebbe essere disposta a utilizzare Hong Kong come banco di prova per le cryptovalute.