La Gnosis Card, una carta di debito abilitata sul circuito Visa e collegata a un portafoglio on-chain e self-custodial, è stata ufficialmente lanciata lunedì sul palco della Ethereum Community Conference, o EthCC.
La carta e la sua rete di pagamento, Gnosis Pay, sono in fase di sviluppo da oltre un anno secondo il CEO e co-fondatore di Gnosis Martin Köppelmann.Il progetto combina la tecnologia di pagamento Visa con la piattaforma di gestione patrimoniale di Gnosis chiamata Safe.
Gnosis ha stretto una partnership con Monerium all’inizio di questo mese per le transazioni europee, quindi da ora in poi gli utenti potranno pagare gli oggetti nel mondo reale e online con la Gnosis Card utilizzando la stablecoin in euro di Monerium, EURe.
Al momento, questo è l’unico modo per completare con successo le transazioni con la Gnosis Card, ha detto a Blockworks il co-fondatore di Gnosis Friederike Ernst.
“Puoi avere qualsiasi token nel portafoglio, ma se sei fuori da EURe la transazione verrà rifiutata. Aggiungeremo ben presto altre stablecoin, probabilmente nel quarto trimestre dell’anno“, ha detto Ernst in una e-mail.Gli utenti potranno anche collegare il loro portafoglio desiderato alla carta, inclusi MetaMask, Coinbase Wallet e altro.
“Quello che succede ora è che dai un’indennità Gnosis Pay al tuo portafoglio smart contract. Ciò significa che non sarà necessario firmare la transazione (tx) ogni volta, con il compromesso che però l’utente dovrà fidarsi di Gnosis Pay per non abusare dell’indennità“, ha detto Ernst a Blockworks.
Detto ciò… Non so voi ma io ogni qual volta ho sentito le le parole “soldi” e “dovete fidarvi” affiancate… Non molto spesso è andata a finire bene.. Anzi a dire il vero quasi mai… Togliamo il quasi.
Detto ciò sembrerebbe che sempre più personaggi e strutture aziendali stiano facendo la gara a chi per primo sarà in grado di creare un sistema di pagamenti euro/crypto che punterà alla mass adoption scatenando così una reazione a catena che ben presto potrebbe aprire un nuovo macro ciclo economico. E chissà che tra un paio d’anni potremo finalmente assaporare anche nel bel paese il nostro caffè potendo pagare in Crypto.