Diverse aziende crypto hanno preso le distanze da Silvergate, banca crypto friendly statunitense, dopo avere comunicato alla SEC di non essere in grado di presentare il suo rapporto annuale del 2022 poichè richiede più tempo per eseguire analisi.
La conseguenza è stata inevitabile: le aziende di tutto il settore, tra queste Coinbase, Circle, Crypto dot com e Paxos in particolare hanno preso le distanze da Silvergate, con interdizione dei pagamenti e blocco di ogni tipo di trasferimento.
Nel suo avviso alla SEC, la banca ha segnalato che la sua “salute finanziaria” potrebbe essere diversa da quella precedentemente rivelata, avendo subito più perdite durante il suo quarto trimestre fiscale del 2022, rispetto a quanto inizialmente riportato a gennaio.
Anche sui mercati tradizionali la risposta non ha tardato ad arrivare: il prezzo delle azioni di Silvergate si è più che dimezzato giovedì, crollando del 53% a circa 6 dollari. Il calo ha rappresentato una diminuzione di oltre il 93% rispetto al massimo storico del titolo di circa 220 dollari, stabilito nel novembre 2021 durante la precedente bullrun.
Anche MicroStrategy conferma che nessuno dei suoi 130.000 BTC è custodito da Silvergate e i mercati crypto non restano insensibili a tutta questa vicenda: dopo l’annuncio di Silvergate, infatti, Bitcoin scende del 5% così come il resto delle altcoin con ribassi di gran lunga maggiori.