Da quando Mark Zuckemberg ha annunciato Meta e gli sforzi per creare un metaverso per i suoi utenti, alcuni token particolari nel mondo della Blockchain sono letteralmente esplosi facendo segnare nuovi massimi e inaugurando, forse, un nuovo trend. È il caso, ad esempio, di SAND e MANA, i due token utility dei progetti The Sandbox e Decentraland che hanno come scopo la creazione di metaversi attraverso una mappa condivisa in cui gli utenti possiedono dei terreni virtuali. Ma come funzionano quindi questi progetti? Qual è la tokenomics alle spalle e come utilizzano gli NFT?
Decentraland si definisce come una piattaforma di virtualreality creata sulla Blockchain di Ethereum che permette agli utenti di creare, sperimentare e monetizzare contenuti e applicazioni. All’interno di questo mondo virtuale, gli utenti acquistano dei pezzi di terreno virtuale che possono poi navigare, costruire e monetizzare.
The Sandbox, invece, è un gioco molto simile: anch’esso si basa su un mondo virtuale che permette agli utenti di creare, costruire, comprare e vendere beni digitali sotto forma di in-game item. Combinando i non fungible token con le DAO, Sandbox crea una piattaforma decentralizzata per una comunità di gioco che è costantemente in evoluzione ed espansione.
Entrambi i progetti utilizzano due tipi di token, definendo una tokenomics quasi standard per il mondo dei crypto games, ossia un token utility affiancato agli NFT. I token utility sono sviluppati con lo standard ERC-20 e hanno diverse funzionalità all’interno del gioco. Gli oggetti invece sono ERC-721 e rappresentano due tipologie di asset: le LAND e gli oggetti #digitali posseduti nel metaverso. Le LAND rappresentano le coordinate dei terreni posseduti da un utente e sono completamente modificabili e visitabili, mentre gli oggetti sono delle decorazioni utili a personalizzare il proprio terreno o il proprio personaggio.
Credits Gianmarco Guazzo
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